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Il territorio del Comune di Mestrino si estende per buona parte lungo la strada Mestrina, coincide con la strada romana Patavium – Vicetia, l’antica via che portava ad Altino, poi a Oderzo e arriva ad Aquileia, il grande centro portuale della X Legio Venetia ed Histria.
La strada pertanto, appena superato il confine con il vicentino, arrivava ad Arlesega.
Questa era un luogo di sosta fondamentale, lungo la via di Padova – Vicenza, dove proprio a metà percorso, anche per rendere meno faticoso il viaggio, si poteva trovare un luogo di ristoro e di alloggio.
Nel tempo, a questo luogo di sosta, si sono aggiunte case di abitazione, poi un piccolo emporio, infine un mulino, che ebbe nei secoli una straordinaria importanza per l’economia rurale di tutto il circondario.
La più chiara e documentata presenza di un luogo abitato fin dall’antichità, è il ritrovamento nella frazione di Lissaro.
Come molte aree della terraferma veneta, anche Mestrino e i suoi dintorni videro la costruzione di Ville da parte delle famiglie patrizie veneziane durante il dominio della Serenissima. Queste residenze signorili, destinate sia allo svago che alla gestione delle attività agricole, rappresentano oggi un'importante eredità architettonica.
Il comune di Veggiano invece, confina, oltre che a Mestrino, alle città di Saccologo, Cervarese S. Croce, Grisignano e Montegalda.
Il territorio è costituito soprattutto da spazi rurali e da molte aree verdi che seguono il corso dei fiumi Tesina e Bacchiglione: queste due vie di comunicazione hanno da sempre influenzato le vicende storiche e l’evoluzione del territorio.
Pur essendo un comune con una sua identità, la vicinanza di Mestrino a Padova (circa 10-12 km) la rende un punto di partenza per esplorare le innumerevoli attrazioni della città del Santo, tra cui la Cappella degli Scrovegni, l'Orto Botanico, Prato della Valle e la Basilica di Sant'Antonio.
Anche i Colli Euganei, con i loro paesaggi, le terme e i prodotti enogastronomici, sono facilmente raggiungibili.